Con questo progetto si è cercato di dare risposte concrete e coerenti a diverse criticità che l’area, nella sua configurazione precedente, presentava.
Trattandosi di un area industriale infatti possedeva tutte quelle caratteristiche architettoniche e spaziali tipiche del processo produttivo: rapporto pieno/vuoto sbilanciato in favore del “pieno”, predominanza della superficie coperta, spazi chiusi e barriere architettoniche.
Il tema centrale era dunque quello della permeabilità: lo spazio, da chiuso, doveva diventare aperto.
Sono dunque stati realizzati 8 edifici dotati di giardini pensili e tutti disposti in modo da ottenere cannocchiali prospettici da ogni appartamento.
Con circa 250 unità tutte vendute sulla carta, il cantiere ha vissuto a ciclo continuo e ha permesso al quartiere di ricucire un importante parte del suo tessuto urbano.